Il fungo Chaga, una preziosissima risorsa per il nostro organismo

Inonotus obliquus – CHAGA

Il Chaga, Inonotus obliquus, è un fungo appartenente alla famiglia delle Hymenochaetaceae, è un parassita degli alberi di betulla, cresce nelle foreste delle regioni fredde dell’emisfero settentrionale, in particolare del nordest europeo, della Russia siberiana, in Corea, in Canada e nelle isole di Okkaido. In etnomedicina si utilizza generalmente quello proveniente dalla Russia e dei paesi dell’Est europeo. E’ stato utilizzato come antico rimedio popolare per trattare malattie degenerative, ulcere, gastriti e tubercolosi.

Il Chaga è diventato “popolare”, nei paesi occidentali, grazie al libro autobiografico del premio Nobel Alexander Solzhenitsyn, “Padiglione Cancro” (edito in Italia da Einaudi nel 1968). In questo libro, egli narra la sua guarigione dal cancro grazie al decotto di Chaga, dopo l’insuccesso delle terapie ufficiali. Come molti dei funghi, il Chaga è ricco di steroli (lanosterolo, betulino, lupeolo, inotidiolo etc), antiossidanti (SOD-Suuperossido dismutasi, melanina), polisaccaridi (chitina, alfa e bata-glucani). Il Chaga ha la più alta quantità di SOD di tutti i nutrienti finora scoperti, fino a cinquanta volte di più degli altri funghi medicinali.

CHAGA E CANCRO: Il ricco corredo di principi attivi del Chaga comprende molecole appartenenti alle classi dei terpeni/terpenoidi, peptidi, steroli, polifenoli e polisaccaridi, tutti potenzialmente attivi nei confronti delle cellule cancerose. Per questo motivo negli ultimi dieci anni il Chaga ed i suoi estratti sono stati sottoposti a test in vitro per valutarne i possibili effetti sul cancro. Il triterpenoide Inotodiolo, ad esempio, ha mostrato di avere effetti inibitori sulla carcinogenesi, ed un’azione antiproliferativa per induzione dell’apoptosi. Anche i polisaccaridi contenuti nel Chaga hanno mostrato potenziali effetti antitumorali sia per la loro azione antiossidante che per il loro effetto immunostimolante.

EFFETTI ANTIOSSIDATIVI E ANTIINFIAMMATORI: Come accennato precedentemente, il Chaga contiene polisaccaridi ad azione antiossidante ma è soprattutto una ricca fonte di SOD (Super Ossido Dismutasi), un enzima dall’elevato potere antiossidante, di fondamentale importanza per il mantenimento del corretto stato ossidoriduttivo cellulare, poiché permette l’eliminazione dello ione superossido (prodotto dall’organismo in piccole quantità nelle condizioni fisiologiche ed in misura maggiore durante gli stati patologici) che, in presenza di metalli di transizione, può essere trasformato in specie radicaliche dotate di elevata tossicità. La contemporanea presenza di polifenoli e polisaccaridi integra e potenzia le capacità antiossidanti del Chaga. Gli estratti di Chaga hanno anche mostrato effetti antiinfiammatori in numerosi test, sia in vitro che in vivo.

AZIONE IMMUNOMODULANTE: Vari studi hanno evidenziato come gli endo-polisaccaridi del Chaga siano in grado di modulare e stimolare l’azione del sistema immunitario; gli estratti di Chaga possono, ad esempio, promuovere l’attivazione dei macrofagi potenziando la risposta immunitaria.

CHAGA E CERVELLO: L’azione antiossidante ed antiinfiammatoria degli estratti di Chaga può avere un ruolo protettivo anche nei confronti dell’insorgenza e della progressione delle patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson.

AZIONE ANTIVIRALE: Parallelamente all’azione immunostimolante, gli estratti acquosi di Chaga hanno mostrato effetti antivirali per inibizione dei meccanismi di penetrazione cellulare dei virus.

CHAGA E CUTE: Il Chaga ed i suoi estratti trovano impiego anche come attivi cosmetici e cosmeceutici. La sua azione antiossidante può essere utile nella prevenzione dei danni ossidativi da raggi UV. Esperimenti in vivo eseguiti su ratti, hanno evidenziato la capacità del Chaga di ridurre l’ispessimento della cute e la comparsa di rughe indotte dai raggi UV così come l’aumentata sintesi di collagene contribuendo così a ridurre il processo di senescenza cutanea.

CHAGA E METABOLISMO: Alcuni studi hanno investigato le potenziali attività del Chaga sul metabolismo. In particolare sono stati studiati i potenziali effetti nel diabete. Gli estratti di Chaga hanno mostrato di poter ridurre l’iperglicemia e il danno pancreatico nei topi diabetici, auspicando il suo impiego nella prevenzione del diabete.