
23 Lug I benefici dello psillio
Lo psillio, detto comunemente “erba delle pulci” per l’aspetto dei semi, è una pianta erbacea annuale, che può arrivare a 50 cm di altezza. I suoi semi, la parte utilizzata, sono lucidi, di colore bruno-rosso scuro e in acqua si rigonfiano ricoprendosi di uno strato di mucillagine incolore. I semi di psillio vengono usati da secoli come lassativo naturale. Ricchi di mucillagini, delle sostanze appiccicose molto simili al gel naturale e comunemente rilevabili anche nella malva, le fibre idrosolubili che compongono i semi accrescono notevolmente il loro volume a contatto con l’acqua. Data questa caratteristica, perciò, sono da secoli impiegati come rimedio naturale per combattere la stipsi: oltre ad aumentare la massa fecale, infatti, la ammorbidiscono rendendo l’espulsione agevole. L’effetto è molto simile ai lassativi commerciali cosiddetti “meccanici”, ovvero che agiscono sullo stimolo alla defecazione aumentando la consistenza dei rifiuti biologici da espellere. Non è però tutto perché, come già accade per la già citata malva, le mucillagini hanno un preciso risultato antinfiammatorio: si posizionano come un microfilm sopra le mucose arrossate, evitando successive irritazioni e creando una blanda barriera ai batteri, così da ridurre la possibilità di infezioni. Dati questi pregi, lo psillio è impiegato per tutti i disturbi digestivi e intestinali, compresa la necessità di regolazione della peristalsi tipica della sindrome del colon irritabile, a cui si aggiunge anche un effetto lenitivo e lubrificate a uso esterno topico nei casi di emorroidi.
Effetti sull’organismo
L’assunzione dell’estratto dei semi di psillio determina l’aumento del volume del contenuto intestinale (ma non favorisce le fermentazioni) a causa del rigonfiamento delle mucillagini; ciò stimola la peristalsi e l’evacuazione. Nello stesso tempo lo psillio può avere, grazie ai suoi componenti, un effetto lenitivo, antinfiammatorio e protettivo delle mucose intestinali, utile soprattutto nel caso di colon irritabile. Inoltre, le mucillagini dello psillio contribuiscono a ridurre l’assorbimento intestinale dei grassi, del colesterolo – senza modificare però i livelli del colesterolo buono (HDL) – e degli zuccheri, con diminuzione del picco glicemico dopo il pasto. Tutto ciò contribuisce a disintossicare l’organismo e rendere più attivo il metabolismo, con una più veloce eliminazione dell’adipe in eccesso.
Quando utilizzarlo
La somministrazione del rimedio è solitamente saltuaria, ovvero in concomitanza di disturbi intestinali o
digestivi che non rispondono ai normali trattamenti. Oppure durante una dieta è particolarmente efficace se i chili da perdere sono 3-5, e se la persona che lo assume adotta un regime alimentare finalizzato alla riduzione del peso corporeo e pratica attività fisica regolare (basta una passeggiata al giorno!). Utile anche per aumentare il senso di sazietà e controllare l’indice glicemico.
Come assumerlo
Si stima che, nei periodi di bisogno, ne debbano essere assunti dai 2 ai 10 grammi giornalieri, pari a poco più di due somministrazioni nell’arco della giornata. Prendine 1-2 bustine al giorno, meglio se lontano dai pasti, con abbondante acqua. Puoi anche aggiungerlo a un frullato di frutta fresca e di stagione. Per usufruire del suo effetto saziante, occorre invece assumerlo 20-30 minuti prima del pranzo e prima di cena.