
20 Giu L’importanza della protezione solare e come scegliere quella più adatta
I giorni in cui si adorava il sole sono un ricordo lontano: anzi, se oggi vediamo qualcuno cuocersi al sole di mezzogiorno, di solito, alziamo un sopracciglio in segno di disapprovazione perchè nel 2019, ormai lo sappiamo tutti, esporsi ai raggi solari può provocare l’insorgere di rughe, macchie e, cosa assai più grave, di melanoma. Il sole però non va evitato, ma neppure sottovalutato. L’esposizione eccessiva al sole, ripetuta per anni, lascia segni indelebili anche sulla pelle più perfetta: è il fenomeno del photoaging, ovvero il processo biologico attraverso il quale i raggi solari inducono un invecchiamento precoce e profondo della cute, con la conseguente perdita progressiva dell’elasticità e dell’idratazione.
Oggi siamo sicuramente molto più informati sugli effetti dei raggi solari, ma se vogliamo approfondire la questione, c’è ancora molta confusione: quanta crema bisogna mettersi? Quanto spesso bisogna rimettersela? Quanto deve essere alta la protezione? Tutti i tipi e le tonalità di pelle necessitano una protezione ad ampio spettro, un fattore SPF (Sun Protection Factor) alto e una ri-applicazione regolare. Tutti i prodotti andrebbero applicati 30min prima dell’esposizione al sole ed essere ri-applicati almeno ogni 2 ore e, in caso di bagni o sudorazione eccessiva, anche più spesso. Molto importante è anche il quantitativo che si va ad utilizzare: per mantenere l’SPF indicato in etichetta il quantitativo per un adulto è di circa 30g di prodotto ad applicazione, mentre generalmente se ne utilizza meno della metà.
Occorre inoltre trovare i prodotti giusti a seconda delle diverse tipologie di pelle ed è perciò importante conoscere il proprio fototipo, ovvero l’insieme delle caratteristiche fisiche individuali (etnia, colore degli occhi e dei capelli, facilità di abbronzatura) correlate alla quantità di melanina presente nella pelle. L’appartenenza ad un particolare fototipo significa minore o maggiore melanina, quindi minore o maggiore protezione fisiologica nei confronti dei raggi solari. Convenzionalmente si identificano sei fototipi (rif. classificazione secondo Fitzpatrick) che dal tipo I, tipico dei soggetti con carnagione molto chiara e occhi chiari, vanno fino al tipo VI, caratterizzato da carnagione scura, capelli ed occhi scuri. Più il fototipo è basso, maggiore è il rischio di reazione e dunque più alta deve essere la protezione che si andrà ad applicare; analogamente se il fototipo è alto la quantità di melanina prodotta è maggiore, quindi la pelle è già fisiologicamente più protetta e si può scegliere una fascia di protezione più bassa.
Per scegliere il solare più adatto, il criterio importante è conoscere il modo in cui la propria pelle reagisce al sole: se hai la tendenza a scottarti più o meno facilmente, la protezione consigliabile è alta, mentre se ti scotti raramente, o addirittura mai, puoi optare per una protezione media o bassa. Pur applicando con frequenza e nella quantità adatta una buona protezione solare, si può ottenere un’abbronzatura perfetta, in tutta sicurezza! Un prodotto solare, per quanto sia ad alta protezione, non è uno schermo totale ai raggi UVB, pertanto la reazione fisiologica della pelle esposta al sole, cioè l’abbronzatura, si verifica comunque, anche se in modo più graduale.